Dalla
rivolta
a
parole,
si è
passati
ai
fatti
e ciò
che
molti
sospettavano
alla
fine
è
accaduto.
L'amministrazione
di
Sergio
Tiepolo,
il
sindaco
che in
molte
occasioni
ha
fatto
notizia
per le
sue
forti
prese
di
posizione
su
questioni
riguardanti
Paularo,
è
giunta
anzitempo
a
termine.
Le
dimissioni
dei
consiglieri
comunali
"ultra
dimidium"
porteranno
ora ad
un
commissariamento
dell'ente
fino a
nuove
elezioni.
Da sei
mesi
la
situazione
del
secondo
Comune
della
Carnia
per
numero
di
abitanti
era
diventata
insostenibile
a
detta
dei
firmatari
del
documento,
consegnato
alla
segreteria
del
Municipio
nella
mattinata
di
ieri.
«Per
una
questione
di
trasparenza
e
coerenza
negli
atti
dell'amministrazione,
abbiamo
preso
questa
decisione
irrevocabile»
spiega
Danielle
Maion,
dal 18
ottobre
2004
ex-vicesindaco
del
Comune,
alla
quale
Tiepolo
aveva
revocato
le
deleghe
in
materia
di
bilancio,
istruzione
e
cultura.
«Guidati
dal
buon
senso,
di
comune
accordo
abbiamo
deciso
di
dimetterci
dai
nostri
incarichi,
ponendo
fine
ad una
situazione
divenuta
insostenibile
per
una
serie
infinita
di
atteggiamenti
del
sindaco,
il
quale
con la
sua
politica
accentratrice
ha
governato
Paularo
con
risultati
deludenti».
I
consiglieri
firmatari,
oltre
alla
Maion,
ovvero
Isaia
Deretani,
Arrigo
Ferigo,
Alberto
Matiz,
Mario
Revelant,
Leonardo
Temil
e
Annino
Unida,
segnalano
nel
documento
"il
comportamento
inaccettabile
del
primo
cittadino
che
tra le
altre
cose,
non ha
concesso
la
convocazione
del
Consiglio
Comunale,
benché
questa
fosse
stata
richiesta
da 1/5
dei
consiglieri,
come
previsto
per
legge;
ha
abbandonato
a più
riprese
l'Aula
del
consiglio
stesso
in
seduta,
quando
la
discussione
trovava
l'accordo
di
maggioranza
e
minoranza
e
quindi
beffandosi
delle
decisioni
del
Consiglio
stesso;
oltremodo
l'attività
amministrativa
è
arrivata
ad un
punto
fermo,
senza
nessuna
previsione
positiva
per
politica
che
determini
un
reale
sviluppo
della
comunità».
Mario
Revelant,
sfidante
di
Tiepolo
alle
comunali
del
giugno
2004,
per
spiegare
il
grado
di
avversione
ai
comportamenti
del
sindaco,
porta
ad
esempio
Arrigo
Ferigo,
per
vent'anni
al
seguito
di
Tiepolo,
ma ora
dimissionario.
«Dal
suo
insediamento,
il
sindaco
non ha
mai
permesso
di
visionare
a noi
consiglieri
i
documenti
dell'amministarzione;
si è
accanito
contro
la
maggior
parte
delle
associazioni,
contro
il
parroco,
perché
non in
linea
con la
sua
politica
-
spiega
Revelant
- Al
sottoscritto
ha
vietato
la
parola
in
aula,
non
permettendomi
di
rispondere
alle
sue
affermazioni
nei
miei
confronti,
per le
quali
è già
stata
fatta
denuncia,
riguardo
a
presunte
sanzioni
ricevute
e da
versare
all'Ater».
Annino
Unida,
della
minoranza
dichiara
che
"in
tutto
ciò
non c'è
niente
di
premeditato,
si è
giunti
a
questa
estrema
decisione
perché
a
Paularo
le
cose
non
funzionano,
non c'è
progettualità,
non c'è
richiesta
di
fondi,
il
Comune
è
escluso
da
qualsiasi
ente
territoriale,
ha
perso
persino
la
possibilità
di
ottenere
un
ufficio
turistico"
ed
conclude
che
"persino
quanti
lo
avevano
votato
in
paese,
ora
gli
sono
contro". |
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