Venerdi, 13 Maggio  2005

In un documento il "J’accuse" dell’ex vicesindaco Maion, Dereani, Ferigo, Matiz, Revelant, Temil e Unida

Si dimettono in sette contro Tiepolo

Il secondo Comune della Carnia andrà al commissariamento: «La nostra scelta è irrevocabile»

Dalla rivolta a parole, si è passati ai fatti e ciò che molti sospettavano alla fine è accaduto. L'amministrazione di Sergio Tiepolo, il sindaco che in molte occasioni ha fatto notizia per le sue forti prese di posizione su questioni riguardanti Paularo, è giunta anzitempo a termine. Le dimissioni dei consiglieri comunali "ultra dimidium" porteranno ora ad un commissariamento dell'ente fino a nuove elezioni. Da sei mesi la situazione del secondo Comune della Carnia per numero di abitanti era diventata insostenibile a detta dei firmatari del documento, consegnato alla segreteria del Municipio nella mattinata di ieri. «Per una questione di trasparenza e coerenza negli atti dell'amministrazione, abbiamo preso questa decisione irrevocabile» spiega Danielle Maion, dal 18 ottobre 2004 ex-vicesindaco del Comune, alla quale Tiepolo aveva revocato le deleghe in materia di bilancio, istruzione e cultura. «Guidati dal buon senso, di comune accordo abbiamo deciso di dimetterci dai nostri incarichi, ponendo fine ad una situazione divenuta insostenibile per una serie infinita di atteggiamenti del sindaco, il quale con la sua politica accentratrice ha governato Paularo con risultati deludenti». I consiglieri firmatari, oltre alla Maion, ovvero Isaia Deretani, Arrigo Ferigo, Alberto Matiz, Mario Revelant, Leonardo Temil e Annino Unida, segnalano nel documento "il comportamento inaccettabile del primo cittadino che tra le altre cose, non ha concesso la convocazione del Consiglio Comunale, benché questa fosse stata richiesta da 1/5 dei consiglieri, come previsto per legge; ha abbandonato a più riprese l'Aula del consiglio stesso in seduta, quando la discussione trovava l'accordo di maggioranza e minoranza e quindi beffandosi delle decisioni del Consiglio stesso; oltremodo l'attività amministrativa è arrivata ad un punto fermo, senza nessuna previsione positiva per politica che determini un reale sviluppo della comunità». Mario Revelant, sfidante di Tiepolo alle comunali del giugno 2004, per spiegare il grado di avversione ai comportamenti del sindaco, porta ad esempio Arrigo Ferigo, per vent'anni al seguito di Tiepolo, ma ora dimissionario. «Dal suo insediamento, il sindaco non ha mai permesso di visionare a noi consiglieri i documenti dell'amministarzione; si è accanito contro la maggior parte delle associazioni, contro il parroco, perché non in linea con la sua politica - spiega Revelant - Al sottoscritto ha vietato la parola in aula, non permettendomi di rispondere alle sue affermazioni nei miei confronti, per le quali è già stata fatta denuncia, riguardo a presunte sanzioni ricevute e da versare all'Ater». Annino Unida, della minoranza dichiara che "in tutto ciò non c'è niente di premeditato, si è giunti a questa estrema decisione perché a Paularo le cose non funzionano, non c'è progettualità, non c'è richiesta di fondi, il Comune è escluso da qualsiasi ente territoriale, ha perso persino la possibilità di ottenere un ufficio turistico" ed conclude che "persino quanti lo avevano votato in paese, ora gli sono contro".
 

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