In riferimento alla notizia pubblicata
dal Gazzettino e relativa alla attribuzione
al Comune di Paularo, da parte di
Legambiente, della bandiera nera in
relazione alla disposta approvazione del
piano particolareggiato di iniziativa
privata per la realizzazione di un villaggio
turistico in località Siceit con 27 villette
ed un albergo da 100 posti letto, si
ribadisce il rilevo che molto evidentemente
Legambiente non ha preso visione dei
progetti presentati né delle relazioni
accompagnatorie, formulando un giudizio “… a
prescindere” nel quale non si tiene conto né
della tipologia edilizia proposta né delle
finalità dell’investimento, totalmente
privato e senza oneri per l’ente pubblico,
divenuto merce rara nel panorama dello
sviluppo del territorio montano. Pertanto
indurre l’idea di un presunto abuso o peggio
di uno scempio perpetrato ai danni
dell’ecosistema alpino risulta errato oltre
che fuorviante in quanto l’elemento
differenziale è rappresentato dalla
realizzazione di un villaggio turistico con
i criteri della bioingegneria finalizzato
allo scopo riabilitativo per una serie di
traumi e patologie, oltre alla realizzazione
di un albergo con cento posti letto la cui
funzionalità è mirata all’intero arco
annuale con concrete occasioni di
occupazione ed attività nell’indotto. Il
centro stesso non si pone affatto in
contrapposizione con l’iniziativa di
sviluppo dell’Albergo Diffuso nei confronti
del quale si pone anzi in posizione di
complementarietà, dando risposta ad una
esigenza ricettiva da molto tempo sentita
tanto da indurre, nel febbraio 2006, alla
approvazione del piano urbanistico comunale
con individuazione della zona di Siceit come
idonea, sotto tutti gli aspetti, per la
realizzazione di un insediamento a carattere
ricettivo-turistico che si reputa, con buona
pace di Legambiente, di valorizzazione e di
sviluppo e non semplicemente di sfruttamento
speculativo del territorio.
Sarà compito impegnativo di questa
Amministrazione gestire nel modo migliore e
nell’interesse dello sviluppo armonico del
territorio quella che si prospetta come una
opportunità, peraltro ambita da qualsivoglia
centro della montagna, non solo friulana.
Maurizio Vuerli |
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