Domenica, 26 Luglio 2009

A Paularo una bandiera nera di Lega Ambiente senza conoscere il progetto
 
In riferimento alla notizia pubblicata dal Gazzettino e relativa alla attribuzione al Comune di Paularo, da parte di Legambiente, della bandiera nera in relazione alla disposta approvazione del piano particolareggiato di iniziativa privata per la realizzazione di un villaggio turistico in località Siceit con 27 villette ed un albergo da 100 posti letto, si ribadisce il rilevo che molto evidentemente Legambiente non ha preso visione dei progetti presentati né delle relazioni accompagnatorie, formulando un giudizio “… a prescindere” nel quale non si tiene conto né della tipologia edilizia proposta né delle finalità dell’investimento, totalmente privato e senza oneri per l’ente pubblico, divenuto merce rara nel panorama dello sviluppo del territorio montano. Pertanto indurre l’idea di un presunto abuso o peggio di uno scempio perpetrato ai danni dell’ecosistema alpino risulta errato oltre che fuorviante in quanto l’elemento differenziale è rappresentato dalla realizzazione di un villaggio turistico con i criteri della bioingegneria finalizzato allo scopo riabilitativo per una serie di traumi e patologie, oltre alla realizzazione di un albergo con cento posti letto la cui funzionalità è mirata all’intero arco annuale con concrete occasioni di occupazione ed attività nell’indotto. Il centro stesso non si pone affatto in contrapposizione con l’iniziativa di sviluppo dell’Albergo Diffuso nei confronti del quale si pone anzi in posizione di complementarietà, dando risposta ad una esigenza ricettiva da molto tempo sentita tanto da indurre, nel febbraio 2006, alla approvazione del piano urbanistico comunale con individuazione della zona di Siceit come idonea, sotto tutti gli aspetti, per la realizzazione di un insediamento a carattere ricettivo-turistico che si reputa, con buona pace di Legambiente, di valorizzazione e di sviluppo e non semplicemente di sfruttamento speculativo del territorio.
      Sarà compito impegnativo di questa Amministrazione gestire nel modo migliore e nell’interesse dello sviluppo armonico del territorio quella che si prospetta come una opportunità, peraltro ambita da qualsivoglia centro della montagna, non solo friulana.
     
                                                                                          Maurizio Vuerli

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