Vox populi sostiene da sempre che in
località "In tas vals" ci fosse stato un insediamento
addirittura di origini pre-romane: tesi confermata dal
ritrovamento di un bronzino d'oro. Questa splendida borgata
rurale dell'Incarojo che si specchia alla frazione di
Dierico, dal nome Dioor (dal toponimo la Adiur o Adioor), è
posta alla sinistra orografica del torrente Chiarsò. Secondo
Cornelio Cesare Desinan della società Filologica Friulana
sembrerebbe derivare dal celto-gallico "Divornos" o " Luuc
de lusc", posto ad oriente o sole levante. La località
riveste un preminente interesse nell'economia degli abitanti
di Dierico che vi si recano quotidianamente a svolgere
attività agro-zootecniche e di manutenzione del territorio.
A seguito di sollecitazioni di alcuni
cittadini è stata costituita l'associazione "Amici di
Dioor", con il fine di valorizzare la borgata e dotarla
delle infrastrutture necessarie per la sua riqualificazione
e rilancio sia agricolo che turistico ambientale.
«Condividendo queste finalità,
l'assessorato provinciale alla Montagna - dice il presidente
dell'associazione e assessore comunale Albano Fabiani - ha
concesso un contributo di 30mila euro per la realizzazione
di un tratto di linea elettrica. L'Enel, incaricato dei
lavori per un importo di 35.350 euro, ha ultimato nei giorni
scorsi gli allacciamenti alle residenze attive. Con l'arrivo
dell'energia elettrica - conclude Fabiani - ritengo che
Dioor possa valorizzarsi sempre più e sia da apripista per
altre iniziative che tendono a migliorare e a portare
sostegno positivo e concreto per chi ancora con molti
sacrifici e disagi cerca di mantenere vivo il nostro
ambiente».