Martedi, 23 Giugno 2009

In arrivo l'acqua minerale di nome "PAULARO"

Una piccola attività d'imbottigliamento

Dopo l’ultima giunta comunale è emersa un’importante possibilità per la Val d’Incarojo, ovvero quella di mettere in commercio il prodotto oligominerale con il proprio nome. La Ditta BELLOTTO IMPIANTI s.r.l di Concordia Sagittaria (VE)ha individuato nella zona di Salino e Lambrugno, frazioni di Paularo, il posto dove insediare la propria attività. Lo stabilimento interessato (lo avevamo annunciato qualche mese fa non ancora alla conoscenza di quale fosse l’attività produttiva) sarà l’ex scuola elementare di Lambrugno. L’Amministrazione intanto ha approvato l’accordo di programma per l’utilizzo dell’acqua di troppo pieno nella frazione di Salino da parte della stessa ditta BELLOTTO IMPIANTI s.r.l. Infatti alcuni mesi fa è emersa l’opportunità di sfruttare l’acqua rilasciata dal serbatoio di troppo pieno del manufatto di presa dell’acquedotto comunale nella frazione di Salino – Lambrugno. «Non si andrà a togliere acqua dall’acquedotto – spiega il sindaco Vuerli – ma ciò che è in esubero potrà essere utilizzato». L’acqua della zona rappresenta rilevanti caratteristiche oligominerali, al fine di poterla commercializzare, utilizzando appunto il nome di “ Paularo”. L’ex scuola elementare ora andrà all’asta e la ditta aggiudicataria potrà acquistarla per insediarvi l'impianto di l’imbottigliamento. Non saranno molti i posti di lavoro, ma in questo periodo di crisi anche una piccola attività, soprattutto in paesi di pochi abitanti, rappresenta un segnale importante.Molteplici i vantaggi a favore dell'Amministrazione Comunale e del territorio sotto il profilo occupazionale indotto dall'iniziativa medesima nonchè dell'impegno assunto dalla ditta BELLOTTO IMPIANTI s.r.l. di realizzare a proprie spese ed a beneficio esclusivo del Comune di Paularo un impianto fotovoltaico della potenza di 20 Kw. La giunta ha anche poi approvato il progetto definitivo per i lavori di restauro dell’edificio Palucjan, sempre nella frazione di Salino e della fontana di Villafuori per un importo complessivo di 526mila euro.

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