Presentato ieri sera a Paularo il progetto
Arpazu, un nome strano che può far pensare a qualche divinità
degli Aztechi, ma che è invece l’acronimo con le iniziali dei
comuni di Arta Terme, Paularo e Zuglio che aderiscono al progetto
della direzione d’area montagna della Provincia di Udine sui
telecentri di aggregazione giovanile, finanziati nell’ambito di un
bando di Euroleader del programma Associagiovani. Il progetto è
stato presentato da Igino Piutti che ne ha curato la definizione e
che ne coordinerà l’esecuzione e dal Vice Sindaco di Paularo
nonche’ assessore provinciale alla montagna Ottorino Faleschini.
Il Vice Sindaco Faleschini che già aveva seguito le fasi di
predisposizione e di ideazione del progetto quale vice sindaco di
Paularo ha sottolineato come il progetto debba costituirsi come
sperimentazione di un modello di aggregazione giovanile, da
trasferire a tutta la montagna friulana. “Se non creiamo
condizioni di vivibilità dei paesi che consentano ai giovani di
restare, sono inutili tutti gli investimenti per favorire lo
sviluppo della montagna” . Faleschini ha messo in evidenza
l’originalità del progetto per il tentativo di utilizzare le
nuove tecnologie della comunicazione come occasione ed opportunità
di incontro per i giovani anche dei paesi più periferici.
Nella prima fase tutte le iniziative verranno
ospitate nelle sale della Biblioteca Civica Comunale in attesa del
completamento della sede definitiva c/o la Ex Caserma Maronese della
Guardia di Finanza..
Vi troveranno posto la Sala informatica del Telecentro, la sala
aggregativi, la sala del gruppo del Cineforum e la Radio,
quest’ultima sarà attiva in collaborazione con radio Spazio 103 e
la sua attivazione permetterà anche di ascoltare 12 frequenze da
cui verranno irradiate le maggiori Radio Nazionali attualmente non
ascoltabili in zona.
Le Finalità del
Progetto.
Il
capofila Provincia di Udine e i tre Partners Comuni di Arta Terme,
Paularo e Zuglio
Intendono attuare il
progetto “Telecentri Giovanili Arpazù” al fine di:
•
Mettere a disposizione dei giovani uno spazio adeguato che
rappresenti un punto di ritrovo e di
aggregazione;
•
Fornire ai giovani una motivazione per aggregarsi utilizzando le
nuove tecnologie per ripensare
e riscrivere la storia delle loro comunità evidenziando e
valorizzando le eccellenze che le
comunità possiedono sotto il profilo naturalistico e della
microstoria;
•
Finalizzare l’aggregazione ad un maggiore coinvolgimento e ad una
migliore identificazione
nella vita del
paese, sviluppando i valori dell’identità e dell’appartenenza.
•
Informare la popolazione e promuovere lo scambio di notizie con la
realizzazione di un sito
Web e d’un
giornale in rete che potrà poi essere poi diffuso anche in forma
cartacea;
•
Portare i giovani a diventare elemento di animazione del paese,
capaci di elaborare un progetti
di sviluppo capaci
di stimolare il paese e l’amministrazione comunale.
•
Nella filosofia dell’Ecomuseo virtuale fare dei giovani lo
strumento per valorizzare il territorio a
fini turistici realizzando un rapporto di sintonia tra turisti e
residenti.
In
particolare tali finalità verranno perseguite:
con
l’apertura in ogni Comune di uno spazio di aggregazione giovanile
attrezzato con un
sistema di computer in rete con il coinvolgimento in ogni Comune di
una Associazione che collabori direttamente con il Comune alla
gestione del progetto e all’attivazione del Telecentro giovanile.
Con la costituzione in ogni Comune di un gruppo giovanile che si
impegni nella
realizzazione del sito web del proprio Comune; con la realizzazione
in ogni Comune del sito web nell’ambito di un portale dedicato
all’intero progetto e anche di una WebTV.
Il
telecentro fornirà anche lezioni di alfabetizzazione informatica
per tutti coloro che ne fossero interessati.
Con l’attivazione in ogni Comune d’un sistema per i turisti di
visite guidate attraverso il
cellulare utilizzando la connettività bluetooth e la tecnologia MoBe sviluppata da un gruppo
di ricercatori
informatici dell’Università di Udine che consiste nel mettere a
disposizione tutte
le informazioni presenti nel portale Web sul cellulare in modo che
appena un turista sarà vicino
ad un punto d’interesse riceverà un messaggio sul proprio
telefonino che lo invita a ricevere e a caricare una piccola
applicazione JAVA e di seguito quando il turista si troverà in
punto in cui vedrà un particolare segnale basterà che ne faccia
una foto con il proprio cellulare questa verrà decodificata e
quindi il turista riceverà tutte le informazioni relative al posto
in cui si sta trovando.
Per chi ne vuole sapere di più su questa nuova tecnologia :
www.mobe.it
La
seconda parte del progetto per quanto riguarda Paularo sarà quella
dell’Ecomuseo Mistirs
che intende
riscoprire e valorizzare lungo tutto il periodo dell’anno le
attività di un tempo coinvolgendo anche qui l’intera popolazione
del Comune di Paularo con la conclusione con
la tradizionale
festa dei MISTIRS che si svolge ogni anno alla fine di Agosto.
All’Ecomuseo Mistirs sono legati numerosi interventi di recupero
di immobili e attività
che un tempo erano
il tessuto economico-sociale della nostra vallata.
Nei
prossimi giorni si svolgeranno riunioni operative dei vari gruppi
coinvolti al progetto. Tutti coloro che volessero rendersi utili
possono rivolgersi in Comune a Paularo chiedendo della
Sig.ra Sara Del
Negro.
A
conclusione di questo mio articolo ribadisco una semplice equazione
che ho avuto modo
di illustrare ieri
sera alla presentazione del progetto:
SE NON CONOSCO
NON VISITO
che significa che se non conosco tramite internet quello
che a Paularo e vallata posso trovare non vengo a visitare questi
luoghi in quanto non essendo su vie di passaggio ci devo venire
appositamente, quindi se facciamo bellissime iniziative e poi
nessuno ne sa niente nessuno verrà a visitarle mentre il progetto
ARPAZU può e DEVE essere occasione di fare appunto questo…. CONOSCO
E QUINDI VISITO.
Un
invito a tutti i ragazzi ed ai cittadini tutti della Vallata di
Paularo a partecipare a questo progetto,
progetto che e’
occasione di crescita e di sviluppo oltre che essere un potente
strumento di aggregazione per tutta la vallata e per le altre due
realtà coinvolte ne l progetto.
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