Giovedi, 10 Luglio  2008

Presentato a Paularo

Presentato ieri sera a Paularo il progetto Arpazu, un nome strano che può far pensare a qualche divinità degli Aztechi, ma che è invece l’acronimo con le iniziali dei comuni di Arta Terme, Paularo e Zuglio che aderiscono al progetto della direzione d’area montagna della Provincia di Udine sui telecentri di aggregazione giovanile, finanziati nell’ambito di un bando di Euroleader del programma Associagiovani. Il progetto è stato presentato da Igino Piutti che ne ha curato la definizione e che ne coordinerà l’esecuzione e dal Vice Sindaco di Paularo nonche’ assessore provinciale alla montagna Ottorino Faleschini. Il Vice Sindaco Faleschini che già aveva seguito le fasi di predisposizione e di ideazione del progetto quale vice sindaco di Paularo ha sottolineato come il progetto debba costituirsi come sperimentazione di un modello di aggregazione giovanile, da trasferire a tutta la montagna friulana. “Se non creiamo condizioni di vivibilità dei paesi che consentano ai giovani di restare, sono inutili tutti gli investimenti per favorire lo sviluppo della montagna” . Faleschini ha messo in evidenza l’originalità del progetto per il tentativo di utilizzare le nuove tecnologie della comunicazione come occasione ed opportunità di incontro per i giovani anche dei paesi più periferici.

Nella prima fase tutte le iniziative verranno ospitate nelle sale della Biblioteca Civica Comunale in attesa del completamento della sede definitiva c/o la Ex Caserma Maronese della Guardia di Finanza..

Vi troveranno posto la Sala informatica del Telecentro, la sala aggregativi, la sala del gruppo del Cineforum e la Radio, quest’ultima sarà attiva in collaborazione con radio Spazio 103 e la sua attivazione permetterà anche di ascoltare 12 frequenze da cui verranno irradiate le maggiori Radio Nazionali attualmente non ascoltabili in zona.


Le Finalità del Progetto.

Il capofila Provincia di Udine e i tre Partners Comuni di Arta Terme, Paularo e Zuglio Intendono attuare il progetto “Telecentri Giovanili Arpazù” al fine di:

• Mettere a disposizione dei giovani uno spazio adeguato che rappresenti un punto di ritrovo e di aggregazione;

• Fornire ai giovani una motivazione per aggregarsi utilizzando le nuove tecnologie per ripensare e riscrivere la storia delle loro comunità evidenziando e valorizzando le eccellenze che le comunità possiedono sotto il profilo naturalistico e della microstoria;

• Finalizzare l’aggregazione ad un maggiore coinvolgimento e ad una migliore identificazione nella vita del paese, sviluppando i valori dell’identità e dell’appartenenza.

• Informare la popolazione e promuovere lo scambio di notizie con la realizzazione di un sito Web e d’un giornale in rete che potrà poi essere poi diffuso anche in forma cartacea;

• Portare i giovani a diventare elemento di animazione del paese, capaci di elaborare un progetti di sviluppo capaci di stimolare il paese e l’amministrazione comunale.

• Nella filosofia dell’Ecomuseo virtuale fare dei giovani lo strumento per valorizzare il territorio a fini turistici realizzando un rapporto di sintonia tra turisti e residenti.

In particolare tali finalità verranno perseguite:

con l’apertura in ogni Comune di uno spazio di aggregazione giovanile attrezzato con un sistema di computer in rete con il coinvolgimento in ogni Comune di una Associazione che collabori direttamente con il Comune alla gestione del progetto e all’attivazione del Telecentro giovanile. Con la costituzione in ogni Comune di un gruppo giovanile che si impegni nella realizzazione del sito web del proprio Comune; con la realizzazione in ogni Comune del sito web nell’ambito di un portale dedicato all’intero progetto e anche di una WebTV.

Il telecentro fornirà anche lezioni di alfabetizzazione informatica per tutti coloro che ne fossero interessati.

Con l’attivazione in ogni Comune d’un sistema per i turisti di visite guidate attraverso il cellulare utilizzando la connettività bluetooth e la tecnologia MoBe sviluppata da un gruppo di ricercatori informatici dell’Università di Udine che consiste nel mettere a disposizione tutte le informazioni presenti nel portale Web sul cellulare in modo che appena un turista sarà vicino ad un punto d’interesse riceverà un messaggio sul proprio telefonino che lo invita a ricevere e a caricare una piccola applicazione JAVA e di seguito quando il turista si troverà in punto in cui vedrà un particolare segnale basterà che ne faccia una foto con il proprio cellulare questa verrà decodificata e quindi il turista riceverà tutte le informazioni relative al posto in cui si sta trovando.

  Per chi ne vuole sapere di più su questa nuova tecnologia :  www.mobe.it

La seconda parte del progetto per quanto riguarda Paularo sarà quella dell’Ecomuseo Mistirs che intende riscoprire e valorizzare lungo tutto il periodo dell’anno le attività di un tempo coinvolgendo anche qui l’intera popolazione del Comune di Paularo con la conclusione con la tradizionale festa dei MISTIRS che si svolge ogni anno alla fine di Agosto.

  All’Ecomuseo Mistirs sono legati numerosi interventi di recupero di immobili e attività che un tempo erano il tessuto economico-sociale della nostra vallata.

Nei prossimi giorni si svolgeranno riunioni operative dei vari gruppi coinvolti al progetto. Tutti coloro che volessero rendersi utili possono rivolgersi in Comune a Paularo chiedendo della Sig.ra Sara Del Negro.

A conclusione di questo mio articolo ribadisco una semplice equazione che ho avuto modo di illustrare ieri sera alla presentazione del progetto:

  SE NON CONOSCO NON VISITO che significa che se non conosco tramite internet quello che a Paularo e vallata posso trovare non vengo a visitare questi luoghi in quanto non essendo su vie di passaggio ci devo venire appositamente, quindi se facciamo bellissime iniziative e poi nessuno ne sa niente nessuno verrà a visitarle mentre il progetto ARPAZU può e DEVE essere occasione di fare appunto questo…. CONOSCO E QUINDI VISITO.

Un invito a tutti i ragazzi ed ai cittadini tutti della Vallata di Paularo a partecipare a questo progetto, progetto che e’ occasione di crescita e di sviluppo oltre che essere un potente strumento di aggregazione per tutta la vallata e per le altre due realtà coinvolte ne l progetto.

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