Si è
schiantato contro il muro, a pochi chilometri dalla sua
abitazione, probabilmente a causa di un malore.Vittima il
Dott. Dino Burelli, ottantasettenne di Pozzalis di Rive
d'Arcano,medico
di famiglia in pensione.
Erano circa le 10 di ieri quando, a bordo della sua
vettura, una Honda Hrv, Burelli si stava dirigendo dal paese
di residenza verso San Daniele. Giunto vicino al campanile
di Rodeano Basso, al civico 9 di via Nazionle, ha sbandato.
«Prima è finito contro un muretto, sulla destra - dice
Valentina Michelutti, la banconiera del "Bar alla
pesa" che ha assistito allo schianto - per poi sbandare
a sinistra e andare a sbattere contro il muro di
un'abitazione. In quel momento, a pochi metri di distanza,
sul marciapiede stavano camminando due abitanti del borgo
che fortunatamente non sono rimasti coinvolti. Mi sono
avvicinata alla Honda per vedere come stava il conducente ma
credo non ci fosse più nulla da fare perché l'uomo era
riverso sul volante e non dava segni di vita». Sul posto
sono giunti dopo poco i sanitari del 118 a bordo dell'elisoccorso
e dell'autoambulanza. Inutileil loro intervento: Burelli è
morto sul colpo. Sul posto vigili del fuoco, Polstrada e
polizia municipale.
La notizia dell'incidente si è subito diffusa a Rodeano
e a Pozzalis: i vicini di casa della vittima sono accorsi in
via Nazionale con le lacrime agli occhi e hanno atteso
l'arrivo dell'unico figlio di Burelli, Claudio, un
cardiologo che lavora all'ospedale di Pordenone. L'anziano,
che era rimasto vedovo del 1995, lascia anche la sorella più
giovane Fedora che da tempo vive in Africa. Lascia anche
molti amici con cui aveva stretto profondi legami d'affetto
nel corso della sua attività. Dopo essersi laureato, il
medico aveva prestato servizio inizialmente a San Daniele.
Di seguito si era trasferito a Paularo
dove aveva vissuto per molti anni fino alla pensione e dove
era stato insignito della cittadinanza onoraria per
l'importante opera presta alla comunità del piccolo centro
montano. Aveva lavorato pure a Majano e a Vivaro, in
provincia di Pordenone. Raggiunta l'età della pensione
aveva scelto di mantenere un vivo contatto con la gente:
dava consigli medici e, soprattutto, offriva supporto
psicologico in ogni caso di difficoltà. Per questo era
amato, ricercato e benvoluto. In lutto, a San Daniele, pure
i soci del Lyons Club di cui faceva parte.
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