L'arte del "saper fare" tramandata dalle
generazioni, un omaggio alla capacità di quella
gente della montagna, della Carnia e di Paularo
nello specifico, che ha saputo tramite la propria
manualità prevalere nel mondo del lavoro e degli
artisti. Domani sarà questo il tema del convegno "Il
lavoro come dono: Il save fa da int", che si terrà
all'istituto comprensivo Jacopo Linussio, e
immancabili saranno gli accenni proprio
all'imprenditore cui prende nome la scuola di
Paularo , lui che ha messo in luce con la sua
capacità questa terra. Una terra che vuole trovare
di nuovo posto nella cultura e nell'imprenditoria.Lo
testimoniano i nomi di chi presenzierà il convegno,
come Santo Versace l'imprenditore italiano fratello
del famoso stilista. «Ospiti così illustri sono il
segnale che qualcosa sta cambiando nella nostra
comunità», dice orgoglioso il sindaco Maurizio
Vuerli. Il tema è retorico, ma non privo di
concretezza, come dimostreranno i lavori del gruppo
di ricamo, che potrà sfoggiarli davanti a Versace.
Anche lui interverrà per parlare di imprenditoria,
per elogiare quella sapienza ignorante di chi solo
con la propria laboriosità e intelligenza sa
imporsi. Il sapienter indoctus teorizzato da
Gregorio Magno in epoca medievale, quell'ingegno
della montagna che stupiva anche Luigi Meneghello
nelle pagine dei suoi "Piccoli maestri" dove l'
intelligenza poichè "nativa e non vincolata" attira,
fa più impressione. Paularo davanti a Versace
mostrerà la sua manualità e ne discuterà anche con
Giovanni Scanagatta segretario del consiglio
nazionale Ucid ed esperto di economia. Sarà presente
anche monsignor Alfredo Battisti, per una mattinata
dove la gente della Val d'Incaroio cercherà di
capire se questo saper fare troverà ancora sbocco
nel futuro. |
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