PARTIAMO. Da Tolmezzo imbocchiamo la ss52 bis. Superato Cedarchis, si può salire verso Paularo anche dalla comoda provinciale che passando per Piedim ci porta velocemente nella bella cittadina della Val d'Incarojo ma noi seguiremo per la vecchia e panoramica provinciale che dal bivio oltre Cedarchis saliva a Paularo.Scegliamo questa stretta ma suggestiva strada, che i locali chiamano ROSA dei VENTI, lasciando per dopo il comodo e nuovo viadotto della nuova provinciale. dopo alcuni chilometri si giunge al bivio per le due belle frazioni di Valle e Rivalpo i due paesini, così vicini e così affezionati l'un l'altro che li chiameremo col solo nome di "Val e Rualp", sono depositari di un'antica ricetta dei Cjarsons: una solo domenica all'anno gli abitanti di Val e Rualp danno una grande festa dove anche chi non è del paese può assaggiarli. Lasciamo l'auto per la breve passeggiata fino alla chiesa di S. Martino. Da qui si ha una stupenda veduta sul monte Sernio e sull'abitato di Lovea. Tornati sulla Rosa dei Venti, si passa sotto il bellissimo paesino di Trelli, dalla piazza di questo bel paesino si può ammirare una splendida vista della Vallata sia guardando a Nord che a Sud, ci si può anche addentrare nelle strette ma suggestive vie del paesino.Da Trelli si può anche raggiungere il bel santuario della Madonna del Sasso (Madona dal Clap) ove ogni 24 Maggio di ogni anno si svolge una caratteristica festa religiosa.Scendiamo da Trelli e proseguendo verso Paularo si giunge in breve a Salino,annunciata da un bel campanile medievale. (la chiesa risale al 1400). Salino è famosa per la sua cascata che ci si trova davanti inaspettatamente, il salto d'acqua quasi sulla strada.la cascata piacque tanto anche a Caterina Percoto, una delle maggiori scrittici friulane dell'ottocento: la poetessa la defini "una delle meraviglie della Carnia". Da Salino parte la bella scalinata che porta a Castoia caratterizzata da vie di ciottoli e belle case a volti. Da qui parte anche la mulattiera che porta al santuario della madonna del Clap. Appena superata Salino, la vecchia Rosa dei Venti si raccorda con la nuova strada di fondovalle. proseguiamo in direzione di Paularo, che raggiungeremo attraversando Dierico. a Dierico merita una visita alla chiesa di St. Maria Maggiore risalente al 1300. La chiesa fu affrescata nel 1958 da Giulio Urbanis. Il vero gioello è però costituito dallo stupendo altare ligneo intagliato nel 1522 dal bergamasco Antonio Tironi. Continuando per la stretta stradina arriviamo in breve a Paularo.

Qui sotto trovate una cartina che vi aiuterà a trovare la strada verso una splendida Vallata della Carnia....    LA VAL D'INCAROJO.

 

La mappa che ti servira' per conoscere meglio la nostra bella Val D'INCAROJO.


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