La
scuola
materna di
Paularo
rappresenta
una
garanzia
per i
bambini
della Val
d'Incarojo
e per le
famiglie
che
mettono
nelle mani
delle
suore i
loro
piccoli.
Una scuola
di prima
qualità
insomma,
ma pur
sempre una
scuola
privata e
dai costi
maggiori
rispetto
ad una
statale.
La
decisione
di cinque
mamme di
mandare i
propri
figli in
un ente
statale è
diventato
un
problema
poichè si
è
chiamata
in causa
l'amministrazione
comunale,
che pareva
si dovesse
impegnare
nel
garantire
il
trasporto
ai piccoli
della zona
per andare
a scuola
nella
località
di Piedim.
Il piccolo
paese del
comune di
Arta non
è molto
distante
da Paularo
e inoltre
ha una
scuola
statale,
quindi
alcune
famiglie
vogliono
che i loro
figli
passino
lì le
giornate e
non alla
materna di
Paularo
. Ma
questa
scelta
richiede
pur sempre
il
trasporto
e pare che
il
capogruppo
di
maggioranza
Pasquale
D'Avolio
abbia
garantito
alle
famiglie
proprio
questo, e
qui entra
in scena
un
conflitto
d'interessi.
Infatti D'Avolio
è il
Dirigente
della
scuola
materna di
Piedim e
la
minoranza,
la Maion
lo
sostenne
al
consiglio
di luglio
e continua
a farlo
ora,
maligna
sulla
scelta di
D'Avolio
che
vorrebbe
salvaguardare
la realtà
scolastica
di Piedim.
Non è
possibile
allontanare
i bambini
dal paese
e Daniele
Di Gleria,
consigliere
di
minoranza,
ha
ricordato
a D'Avolio
che il
giorno del
primo
consiglio
comunale
parlò di
una Paularo
in cui la
gente non
deve
essere
costretta
ad
andarsene.
Con la sua
garanzia
alle
famiglie,
di
conseguenza,
non
dimostrerebbe
coerenza
alle sue
parole. D'Avolio
ha subito
precisato
che ha
solo dato
dei
consigli
alle
famiglie
come suo
dovere e
il sindaco
pare
chiudere
il
discorso:
«Il
comune non
si
impegnerà
per il
trasporto
a Piedim -
fa sapere
Vuerli -
ma
sicuramente
si
impegnerà
per
abbattere
il costo
della
retta».
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