Venerdi, 15 Aprile 2005

Paularo, la rivolta dei capigruppo

Anche la maggioranza contro il sindaco che blocca il lavoro delle commissioni
Dal consiglio comunale di Paularo arriva un pesante atto d'accusa nei confronti del sindaco Sergio Tiepolo. «Ci viene impedito di svolgere le nostre funzioni», dicono all'unisono i capigruppo Arrigo Ferigo (maggioranza), Mario Revelant e Isaia Dereani (minoranza). In particolare viene denunciata l'impossibilità per la commissione consiliare di accedere ai documenti, non essendo stato nominato un presidente: «Avevamo cercato, attraverso la convocazione del consiglio, di modificare alcuni atti regolamentari che a noi non sembrano legittimi- dice Revelant-. Inoltre avevamo chiesto che l'adozione del Prgc, che giace in Comune dal 13 dicembre, fosse portata in consiglio per una prima visione e analisi. Con motivazioni risibili, ci è stato risposto di no». La richiesta porta la data del 24 marzo, ma ad oggi il consiglio comunale non è stato ancora convocato e così diventa impossibile la nomina del presidente della commissione, che secondo il sindaco può avvenire solo in quella sede. La commissione stessa era stata nominata il 26 febbraio, con prima riunione il 5 marzo: «Avevamo chiesto subito la documentazione dei beni patrimoniali, in particolare le malghe, ma gli atti ci sono stati negati- spiega Danielle Maion, alla quale Tiepolo ha revocato la carica di vicesindaco sei mesi fa-. Ci siamo rivisti sette giorni dopo e il problema si è riproposto. È chiaro che si vuole impedire il nostro lavoro, nonostante il ruolo di sostegno al Comune della commissione, nata da un accordo fra maggioranza e opposizione».

Interviene Revelant: «Mi chiedo se per caso ci sia qualcosa da nascondere sui beni patrimoniali». Ferigo, invece, aggiunge: «Vorrei che Tiepolo ritornasse a fare il sindaco in base al programma enunciato; cioé deve essere il primo cittadino di tutti e non pensare a togliersi i sassolini dalle scarpe. Mi dispiace dire queste cose, perché Tiepolo l'ho quasi sempre sostenuto negli ultimi 20 anni- aggiunge-. Avevo anche proposto di allargare la maggioranza, perché i tanti problemi del nostro Comune non devono avere un colore politico».Siamo vicini alla sfiducia? «Non è il nostro obiettivo, ma se il sindaco continua con questi atteggiamenti, non vedo altre soluzioni e del resto i numeri potrebbero già esserci- conclude Revelant-. Non si può gestire un Comune da soli, con tutte le deleghe in mano tranne sanità, assistenza sociale e boschi, e oltretutto impedire all'opposizione il suo ruolo di controllo sull'esecutivo».

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