Dal
consiglio comunale
di Paularo
arriva un pesante
atto d'accusa nei
confronti del
sindaco Sergio
Tiepolo. «Ci viene
impedito di svolgere
le nostre funzioni»,
dicono all'unisono i
capigruppo Arrigo
Ferigo
(maggioranza), Mario
Revelant e Isaia
Dereani (minoranza).
In particolare viene
denunciata
l'impossibilità per
la commissione
consiliare di
accedere ai
documenti, non
essendo stato
nominato un
presidente: «Avevamo
cercato, attraverso
la convocazione del
consiglio, di
modificare alcuni
atti regolamentari
che a noi non
sembrano legittimi-
dice Revelant-.
Inoltre avevamo
chiesto che
l'adozione del Prgc,
che giace in Comune
dal 13 dicembre,
fosse portata in
consiglio per una
prima visione e
analisi. Con
motivazioni
risibili, ci è
stato risposto di no».
La richiesta porta
la data del 24
marzo, ma ad oggi il
consiglio comunale
non è stato ancora
convocato e così
diventa impossibile
la nomina del
presidente della
commissione, che
secondo il sindaco
può avvenire solo
in quella sede. La
commissione stessa
era stata nominata
il 26 febbraio, con
prima riunione il 5
marzo: «Avevamo
chiesto subito la
documentazione dei
beni patrimoniali,
in particolare le
malghe, ma gli atti
ci sono stati
negati- spiega
Danielle Maion, alla
quale Tiepolo ha
revocato la carica
di vicesindaco sei
mesi fa-. Ci siamo
rivisti sette giorni
dopo e il problema
si è riproposto. È
chiaro che si vuole
impedire il nostro
lavoro, nonostante
il ruolo di sostegno
al Comune della
commissione, nata da
un accordo fra
maggioranza e
opposizione».
Interviene
Revelant: «Mi
chiedo se per caso
ci sia qualcosa da
nascondere sui beni
patrimoniali».
Ferigo, invece,
aggiunge: «Vorrei
che Tiepolo
ritornasse a fare il
sindaco in base al
programma enunciato;
cioé deve essere il
primo cittadino di
tutti e non pensare
a togliersi i
sassolini dalle
scarpe. Mi dispiace
dire queste cose,
perché Tiepolo l'ho
quasi sempre
sostenuto negli
ultimi 20 anni-
aggiunge-. Avevo
anche proposto di
allargare la
maggioranza, perché
i tanti problemi del
nostro Comune non
devono avere un
colore politico».Siamo
vicini alla
sfiducia? «Non è
il nostro obiettivo,
ma se il sindaco
continua con questi
atteggiamenti, non
vedo altre soluzioni
e del resto i numeri
potrebbero già
esserci- conclude
Revelant-. Non si può
gestire un Comune da
soli, con tutte le
deleghe in mano
tranne sanità,
assistenza sociale e
boschi, e oltretutto
impedire
all'opposizione il
suo ruolo di
controllo
sull'esecutivo».
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