Sabato, 26 Agosto 2006

La montagna carnica dalla teleferica al telelavoro

 

Quando si pensa al montanaro lo si immagina di solito dedito ai lavori del bosco, dell'allevamento o del settore lattiero-caseario, precedentemente nelle cave. Mestieri da tempo in crisi che vengono ultimamente riproposti in sagre e feste di paese. Interessantissima e attraente la rappresentazione della "fluitazione" in quel di Paularo in occasione dellaFesta dei Mistirs, in programma domani.

Ma la montagna è anche cultura e arte e i mestieri del domani non potranno non fare i conti con le nuove tecnologie, se arriverà finalmente la banda larga.

Quest'anno la Pro loco di Paularo nell'ambito della manifestazione tradizionale dei Mistirs ha inteso approfittare dell'occasione per una disamina dei mestieri di montagna di ieri, oggi e domani in una prospettiva di tipo anche orientativo per i giovani. E così accanto alla mostra promossa dall'Assessorato regionale al lavoro "Mestieri d'altra quota" (dove "altra" e non solo "alta" vuole coniugare la dimensione spaziale con quella temporale), è stato promosso per oggi pomeriggio in collaborazione con il Comune e l'Istituto comprensivo, un convegno dal titolo accattivante: "Dalla teleferica al telelavoro". L'operatore montano di oggi e sopratutto di domani dovrà padroneggiare una serie di competenze che gli deriveranno dalle esperienze del passato, ma anche da una adeguata formazione. Ecco quindi la presenza nel Convegno, oltre che di associazioni imprenditoriali e del settore forestale e turistico, anche degli enti di formazione operanti in zona (Cefap e Cramars).

La presenza dell'assessore alla Montagna Marsilio consentirà d'inserire l'appuntamento nel dibattito in corso sul nuovo Progetto montagna.

 

Torna al Sommario delle News