Mercoledi, 23 Luglio  2008

Bluetooth e GPS al servizio del turismo: esperimenti a Paularo

Esperimento pilota, parte del progetto ARPAZU / EcoMuseo MISTIRS

Ieri sera ho assistito alla presentazione di un servizio sperimentale, che partirà nei prossimi mesi nel comune di Paularo (UD): in collaborazione con le aziende Bo.Di. Srl (web agency con sede a Tolmezzo) e Mobe (società di ricerca e sviluppo nata in seno all’Università di Udine) verrà realizzato un sistema che integra un sito web ad una serie di servizi mobili, accessibili direttamente dal telefono cellulare attraverso le tecnologie Bluetooth e GPS.

La presentazione è stata curata da Stefano Valle per Bo.Di. Srl e da Vincenzo Della Mea per Mobe.

Da un lato, il classico sito web in cui un gruppo di giovani volontari del luogo inseriranno le informazioni per i turisti (e non solo) e avranno a disposizione tutti gli strumenti per creare una comunità online, dall’altro una serie di tecnologie che permetteranno ai turisti di fruire delle stesse informazioni direttamente sul telefono cellulare, una volta arrivati sul posto.

Come funziona il sistema?

Per prima cosa, sarà necessario installare sul telefonino un’applicazione Java  che contiene tutte le informazioni che verranno poi visualizzate in base al luogo in cui ci si trova. L’applicazione sarà disponibile sia su Internet (per scaricarla prima di partire) che direttamente sul posto, attraverso un’antenna bluetooth  nella piazza del paese che si occuperà di “avvertire” i cellulari che si trovano nel suo raggio di azione di questa possibilità.

Una volta installata l’applicazione, le possibilità sono tre:

  1. se il telefono dispone di un’antenna gps , l’applicazione provvederà a fornire le informazioni a disposizione in base al luogo in cui ci si trova, se è tra quelli scelti come “punto di interesse”
  2. se il telefono ha una fotocamera, sarà possibile fotografare degli appositi codici (QR o codici a barre bidimensionali). Il codice dice al programma il luogo in cui ci si trova in modo che fornisca le informazioni adeguate
  3. se il telefono non è dotato neanche di fotocamera o, per qualsiasi motivo, non è possibile fotografare il codice, sarà possibile digitare una sequenza numerica (disponbile sul posto, accanto al codice stesso) per ottenere le stesse informazioni.

Obiettivi

L’obiettivo è di far spendere zero euro al turista mantenendo comunque accettabili i costi di realizzazione dell’infrastruttura e rendendo il sistema compatibile con il maggior numero possibile di terminali mobili. Questo ha portato alla scelta di un’antenna “centrale” per la distribuzione di un applicativo contenente tutte le informazioni: si sarebbe potuto progettare un software che, di volta in volta, interrogasse un’antenna bluetooth locale per recuperare solo le informazioni necessarie, ma questo avrebbe fatto lievitare i costi e avrebbe creato problemi con alcuni terminali. L’altra alternativa sarebbe quella di fornire le informazioni via Internet, ma avrebbe comportato una spesa per il turista, costretto a pagare il traffico dati al proprio operatore.

Non solo questioni tecniche

Oltre agli aspetti tecnici, sono rimasto colpito da alcune cose, apparentemente di poco conto ma che mi sono sembrate importanti:

  • la gestione operativa del sistema verrà data in mano a un gruppo di giovani volontari: per giovani intendo poco più che ragazzini. Male che vada, anche se il tutto dovesse rivelarsi un flop, avranno imparato qualcosa che un domani potrebbe tornare loro utile
  • il sistema sarà in qualche modo integrato a una serie di iniziative parallele, tra cui l’apertura di una radio (tradizionale) che verrà trasmessa anche online, non ho ben capito se attraverso podcast o in diretta. Anche questa parte del progetto sarà affidata a giovani del posto
  • chi ha organizzato tutto questo è Igino Piutti (Piutti.it), sebbene abbia una certa età mi è sembrato entusiasta della cosa e ha spinto molto sul concetto di “sperimentale”

Evoluzioni?

Ci saranno sicuramente un sacco di difetti (la si prenda come una critica costruttiva, tutti i progetti giovani hanno dei difetti) ma l’idea mi pare buona e, secondo me, rappresenta solo uno dei campi di applicazione futuri delle tecnologie GPS e Bluetooth, considerato il fatto che abbiamo in tasca dei terminali sempre più performanti.

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